Dal 24 al 26 agosto 2012 ad Acquafondata appuntamento da non perdere con il 41° Festival della Zampogna, all’insegna di concerti, documentari e convegni con i più grandi musicisti, cultori, esperti e costruttori di zampogne. Ospite d’eccezione sarà Eugenio Bennato. Il festival, promosso dal Comune e dalla Pro Loco in collaborazione con Ciociariaturismo, vede la partecipazione della Banca Popolare del Cassinate. Il programma l’esibizione di oltre 700 musicisti di alto livello da tutta Italia ed Europa, tra i quali Eugenio Bennato, Benedetto Vecchi & MBL – Musicisti del Basso Lazio, Gianni Perilli, Calamus, Cannara Pipe Band, Madre Terra, Nuova compagnia del Gargano, Gruppo Bandancia oltre, naturalmente, i suonatori di zampogna di Acquafondata che accoglieranno i visitatori e i colleghi. Per tutta la durata del Festival sarà attivo un servizio navetta gratuito dai parcheggi presso il campo sportivo.
«La presenza della Banca Popolare del Cassinate in una manifestazione come il Festival della Zampogna di Acquafondata fa parte di una ben precisa scelta aziendale, che ci vede sempre vicini alle più importanti manifestazioni culturali del nostro territorio e a tutti quegli eventi che consentono di riscoprire le nostre tradizioni. La zampogna è ben più di uno strumento musicale: è qualcosa che racconta la nostra storia e ci ricorda la nostra identità. Il festival è anche un’opportunità di promozione del nostro territorio e di riscoperta di luoghi incantevoli. La musica e la cultura tradizionali – aggiunge Formisano - sono un’occasione di riscoperta di una socialità antica e sempre nuova, che, nel solco di una tradizione locale, permette di superare i confini e le differenze e di ritrovarsi accomunati e vicini in uno stile di semplicità e di autenticità. Il lavoro costante e silenzioso, la capacità di stare insieme, la vicinanza alla natura, l’attenzione alla propria comunità fanno parte di quella cultura degli agricoltori e dei pastori che, con il loro impegno, hanno costruito la nostra società. Una cultura che oggi, in un mondo in continua evoluzione, ha ancora moltissimo da insegnarci. La BPC ha potuto imparare dalla sua stessa storia quanto alcuni valori del nostro passato meritino di essere non solo conservati e custoditi, ma, anzi, riscoperti e riattualizzati, quale patrimonio prezioso da cui attingere nuova energia e continua fonte di ispirazione per costruire il nostro futuro».
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